martedì 22 maggio 2012

Lexus LFA

La LFA è un'auto sportiva sviluppata e prodotta dalla casa automobilistica giapponese Lexus a partire dal 2010. È il secondo modello della serie sportiva F per le auto ad alte prestazioni, dopo la IS-F.
Prima della vettura definitiva il modello era identificato con la dicitura LFA, durante il suo sviluppo vennero mostrati tre prototipi, uno nel 2005, seguito da uno nel 2007, completo di interni e meccanica, e la terza versione nel 2008. Il modello definitivo fu mostrato al Tokyo Motor Show nell'ottobre del 2009.
Lexus LFA 3.jpgDotata di un telaio in alluminio non ha vita lunga, seppur intensa: già prima della sua presentazione Tanahashi aveva cambiato idea, affermando che "L'alluminio è una tecnologia di ieri" e progetta un telaio di plastica rinforzato con la fibra di carbonio, fabbricato dalla Toyota in un impianto fatto appositamente a questo scopo sfruttando le tecnologie del team Toyota F1.
 La LFA viene spinta da un motore V10 da 4,8 litri capace di 560 cavalli che va da 0 - 100 KM/H 3.7 s  toccando una velocità di punta di 325 km/h mentre la cilindrata è di 4805 CM3.
Gran parte della produzione è artigianale e ciò giustifica in parte il prezzo elevato di circa 375.000 euro.




Lexus LF-A I LA Auto Show 08.jpg









Lexus LF-A concept - 003 - Flickr - cosmic spanner.jpgLFA 2° Concept 2007-09
LFA 1° Concept2004-06

Lexus LF-A Roadster Geneva Salon 2008.jpg
LFA roadster Concept 2008

















Configurate anche voi la vostra LFA:
 http://www.lexus-lfa.com/configurator_v2/Configurator_v2_en.html
Per info sulla LFA:
 http://www.lexus.it/range/lfa/index.aspx

lunedì 7 maggio 2012

Mclaren MP-12C

Introduzione

La McLaren MP4-12C è un'automobile sportiva costruita dalla omonima casa automobilistica britannica. È stata presentata il 9 settembre 2009 per essere commercializzata dal 2011. Rappresenta il ritorno di questo costruttore nel settore delle vetture supersportive stradali dopo la produzione, negli anni novanta, della McLarenF1.

Il nome

La vettura che in fase progettuale era siglata originariamente P11, è stata poi ribattezzata da Ron Dennis con il nome MP4-12C, in omaggio alla propria monoposto MP4-12 di Formula 1 stagione 1997, con la quale il team inglese tornò al successo nei Gran Premi dopo alcuni anni sottotono, grazie anche al connubio con la Mercedes -Benz, la nuova livrea argentata delle monoposto riportò in auge il mito delle Frecce d'argento. La lettera "C" sta per Carbon e fa riferimento al telaio costituito da una monoscocca in fibra di carbonio, materiale con cui è realizzata anche parte della carrozzeria. 

  

Specifiche tecniche:

Motore

La vettura è spinta da un motore V8 siglato M838T progettato dalla McLaren stessa, è montato in posizione centrale longitudinale posteriore. Il blocco motore e le testate sono realizzate in alluminio, le bancate formano un angolo di 90°, la cilindrata è di 3,8 litri, con albero motore piatto, lubrificazione a carter secco, distribuzione a 4 valvole per cilindro, è sovralimentato da 2 turbocompressori e sviluppa 600 CV e può raggiungere gli 8500 giri al minuto, la coppia massima è di 600 Nm, di cui l’80% è già disponibile a 2000 giri/min; a detta della McLaren la MP4-12C è la vettura con il
miglior rapporto potenza/CO2 emessi. La velocità massima dichiarata è 330 km/h.

Trasmissione

La trasmissione è affidata ad un cambio automatico a 7 marce doppia frizione denominato Seamless Shift Gearbox che consente la possibilità di preselezionare il rapporto tramite le palette del cambio poste sul volante, ottenendo così cambiate multiple molto veloci. Questo cambio è prodotto dalla Oerlikon Graziano Trasmissioni, la stessa azienda che produce trasmissioni per Audi, Lamborghini, Ferrari, Maserati, Aston Martin... Dispone inoltre del comando del Launch Control.

Sospensioni


Le sospensioni hanno uno schema a doppi triangoli sovrapposti e gli ammortizzatori sono collegati tra loro idraulicamente e sono gestiti da un computer che può intervenire anche sulle barre antirollio, si possono selezionare 3 diverse tarature in base alle esigenze del guidatore o del fondo stradale: Normal, Sport e High Performance.

Freni                                                                                                                       

L’impianto frenante è in alluminio forgiato, che permette un risparmio di 8 kg rispetto ad analoghi impianti carboceramici, anche se sono disponibili freni in carboceramica, per condizioni di guida estrema. Inoltre dispone anche del sistema Brake Steer system che frenando la ruota posteriore interna nelle curve elimina il sottosterzo.


interni

gil interni sono in pelle nera mentre il cruscotto è in plastica. la supercar è equipaggiata di un computer di boro e un impianto stereo.






Telaio

Il telaio è una monoscocca realizzata in fibra di carbonio, il peso è di soli 80 kg, anche i pannelli della carrozzeria sono in compositi, questo ha permesso di contenere il peso della vettura in circa 1300 kg.

West Coast Custom

L'azienda venne aperta da Ryan Friedlinghaus nel 1993 con 5000 dollari datigli dal nonno con un gruppo ristretto di collaboratori. Originariamente aveva sede nell'Orange County, poi venne spostata a Los Angeles e quindi in California, a Corona.
Tuttavia l'azienda con la popolarità è andata diffondendosi anche in paesi come Messico, Germania, Malesia, Russia e Giappone. Si occupa essenzialmente di Body Kit, Cerchi, personalizzazioni ma anche di impianti audio-video e di qualsiasi tipo di personalizzazione come il furgone costruito appositamente per la Vans che ospita una piccola pista di skateboard all' interno.
In italia è possibile seguire in chiaro le creazioni dell'azienda nel programma televisivo Street Customs su DMAX (canale 52 del digitale terrestre)

Anni fa sempre in Italia la West Coast Customs era diventata famosa grazie al programma Pimp My Ride in onda su MTV condotto da Xzibit, dove nelle prime 4 stagioni avevano "resuscitato" delle auto malconce in vere e proprie auto uniche nel loro genere.


Nel corso degli anni l'auto modificata alla West Coast Customs è diventato un vero status symbol tanto che molte celebrità come, per esempio, Paris Hilton e Sylvester Stallone hanno consegnato la loro auto all'azienda per farle personalizzare.

Questo è il link per andare sul loro Blog:
http://www.westcoastcustoms.com






Questa è la squadra della West Coast Custom:

Ryan: C.E.O.                                               



Ish: Interior Designer                                                         Sean: Lead Fabricator















Chad: Audio & visual leader




venerdì 4 maggio 2012

Bugatti Veyron


Costruttore: Bugatti
Descrizione generale
Tipo principale Coupé
Produzione dal 2005
Sostituisce la: Bugatti EB110
Esemplari prodotti previsti 300 coupé, 150 Grand Sport, 5 Super Sport
Altre caratteristiche
La Bugatti Veyron è una supercar di lusso ad altissime prestazioni prodotta dalla Casa automobilistica francese Bugatti.


Breve presentazione
La Veyron (o più precisamente Bugatti Veyron 16.4)
E' nota per essere una delle auto di serie più costose al mondo durante il periodo di produzione (1.100.000 euro tasse escluse per la versione "base"), ed è stata al lancio l'autovettura di serie più veloce mai costruita, con una velocità massima di 408,47 km/h. Ha mantenuto il primato fino al 13 settembre 2007, quando la SSC Ultimate Aero TT ha stabilito il nuovo record di 412 km/h, poi il record venne ripreso dalla stessa Bugatti nel giugno del 2010. Viene costruita a mano nello stabilimento Bugatti di Molsheim in Francia, dove aveva sede l'azienda originaria fondata da Ettore Bugatti, ed ha raggiunto la piena produzione nel settembre 2005 in serie limitata a 300 esemplari.
Prende il nome dal pilota Pierre Veyron, che vinse la 24 ore di Le Mans nel 1939 correndo con una Bugatti.
Storia
La concept EB 18/3 "Chiron"
Il progetto di questo veicolo iniziò nel 1999 con la concept car EB 18/3 "Chiron". Mostrata al Tokyo Motor Show, era simile alla versione finale giunta poi in produzione; una delle maggiori differenze era che la EB 18/3 usava un motore W18 con tre bancate di sei cilindri. La versione definitiva della Veyron è stata disegnata da Hartmut Warkuss, della Volkswagen, anziché Giorgetto Giugiaro che ne aveva curato i primi tre prototipi.
La Volkswagen, proprietaria del marchio Bugatti, annunciò la produzione della Veyron nel 2001 al Salone dell'automobile di Ginevra. Fu annunciato che sarebbe stata la più veloce, potente e costosa automobile della storia: le dichiarazioni promettevano oltre 407 km/h di velocità massima, 1001 cv di potenza e un prezzo tondo di 1 milione di euro.
La progettazione continuò nel 2001 con la "concept avanzata" EB 16/4 Veyron, che sostituiva il motore W18 a 3 bancate della Chiron con uno W16 a 4 bancate, visto per la prima volta nel 1999 sulla concept car Bentley Hunaudières. Alla fine del 2001, Bugatti annunciò ufficialmente che l'auto si sarebbe chiamata Bugatti Veyron 16.4, con riferimento ai 16 cilindri e ai 4 turbocompressori, e che sarebbe stata in produzione nel 2003. Tuttavia i test rivelarono significativi problemi: la stabilità era troppo bassa per le alte velocità, tanto che un prototipo venne distrutto, mentre un altro andò fuori controllo durante una dimostrazione al Mazda Raceway di Laguna Seca (fortunatamente con poche conseguenze per il pilota). Addirittura durante un test in Germania una Veyron si incendiò a causa del surriscaldamento del motore, che è stato uno dei problemi maggiori da risolvere in fase di sviluppo, soprattutto a causa della particolare struttura a W del motore che ne rende difficile il raffreddamento. Altri problemi insorti durante i test stavano nella frenata da migliorare e nell'esigenza di pneumatici dedicati, dalla particolare robustezza, poiché l'elevata potenza della vettura causava una prematura usura dei normali pneumatici ad alte prestazioni. Dopo due anni di attese tutti questi problemi vennero risolti, e nel 2005, con due anni di ritardo, incominciarono le consegne.
I ritardi nello sviluppo causarono anche polemiche coi compratori: la Bugatti aveva incominciato a raccogliere ordini per la Veyron mentre lo sviluppo era ancora in corso e l'inizio della produzione era fissato al 2003. Quindi i compratori, che in base alle condizioni avevano versato una caparra di 300.000 euro e non potevano ritirare l'ordine senza perdere l'anticipo, dovettero aspettare un paio di anni in più di quanto promesso per la consegna, in attesa che l'azienda risolvesse i problemi meccanici insorti e avviasse la produzione.
Introdotta al prezzo promesso di 1 milione di euro, offriva una garanzia di 50.000 km o 2 anni, risibile per un mezzo di questo lignaggio, ma giustificabile a fronte dei grossi problemi di affidabilità che ha mostrato. Dal 1 aprile 2006 il prezzo della coupé è salito a 1.100.000 euro mantenendo le stesse condizioni contrattuali. Per tutti gli interventi di manutenzione, inoltre, è necessario portare l'auto allo stabilimento di produzione, a Molsheim in Francia.
Specifiche tecniche
Il motore W16
La Veyron monta un motore W16 di 7.993 cc di cilindrata (86 mm di alesaggio x 86 mm di corsa), composto da 4 bancate di 4 cilindri ciascuna. Ogni cilindro ha 4 valvole, per un totale di 64. Il propulsore ha 4 turbocompressori, grazie ai quali eroga 1001 cavalli di potenza massima dichiarata a 6.000 giri/minuto, con un rapporto potenza-peso di 529cv/t; la coppia massima è di 1.150 Nm a 2200 giri/minuto. Il progetto del W16 è in realtà derivato da quello del W8 montato sulla quinta serie della Volkswagen Passat, la cui cilindrata unitaria (ossia la cilindrata di ciascun cilindro) corrisponde a quella del W16.
La potenza del motore viene trasmessa alle ruote attraverso un cambio di tipo DSG a innesti simultanei di 7 marce, attuato da paddles posti dietro al volante; il tempo di cambiata è di 150ms. Ciò è stato ottenuto grazie anche a un particolare sistema a doppio cambio parallelo: in pratica in ogni momento sono in presa due marce simultaneamente ed un microprocessore dedicato provvede a innescare l'albero motore adeguato alla progressione di velocità. La trazione è integrale permanente, con un giunto viscoso centrale prodotto dalla svedese Haldex. Gli pneumatici run-flat, prodotti da Michelin, sono progettati specificatamente per sopportare la velocità massima della Veyron, e hanno l'inusuale misura di 245/690 R20,47 all'anteriore e 365/710 R21,26 al posteriore. Un treno di gomme dura in media novemila chilometri e costa approssimativamente quindicimila euro.
La Veyron possiede in totale 10 radiatori:
3 per il sistema di raffreddamento del motore
1 scambiatore di calore per l'intercooler
2 per il sistema di aria condizionata
1 per l'olio della trasmissione
1 per l'olio del differenziale
1 per l'olio del motore
1 per il sistema idraulico dello spoiler
Il coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx) è di 0,36. Il telaio è composto da una cellula centrale in fibra di carbonio con dei telaietti ausiliari.
I dischi freno sono in materiale carboceramico, con pinze anteriori a 8 pistoncini e posteriori a 6 pistoncini. Una curiosità relativa al motore è che si trova direttamente all'aria aperta, senza nessuna copertura in vetro, per massimizzare la dissipazione del calore. Durante la fase di test, il motore arriva a produrre effettivamente tremila cavalli di potenza, di cui due terzi sono dissipati come calore: è il motivo per cui durante le prove iniziali l'impianto di condizionamento dell'aria del banco test stava prendendo fuoco insieme a tutto lo stabilimento, come riferito dagli stessi ingegneri progettisti durante un'intervista riportata da un documentario prodotto da National Geographic Channel sulla Veyron.
Nella strumentazione della Veyron accanto al tachimetro è installato un misuratore di potenza, che indica i cavalli effettivamente erogati in ogni condizione di marcia (con il limite a 1001, limite pubblicitario, avendo già detto che la potenza massima è di 1060  CV).
Prestazioni
La velocità massima promessa era di 406 km/h, ma i prototipi a quella velocità si rivelarono instabili: fu necessario ridisegnare il modello per migliorare l'aerodinamica. Nel maggio 2005 un prototipo testato nel circuito Vokswagen vicino Wolfsburg, Germania, raggiunse una velocità di 400 km/h, limitata elettronicamente. Nell'ottobre 2005 la versione finale della Veyron, guidata da James May, raggiunse i 407,52 km/h sul lunghissimo rettilineo (9 km) del circuito tedesco di Ehra-Lessien, di proprietà della Volkswagen.
La Veyron passa da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi producendo un'accelerazione media di 1,01 g: un valore record tra le vetture omologate, superiore anche alla più veloce SSC Ultimate Aero TT grazie alla trazione integrale. Raggiunge, sempre da ferma, i 200 e i 300 km/h rispettivamente in 7,3 e 16,7 secondi. Da notare che la Veyron partendo da ferma raggiunge le 200 miglia orarie in meno tempo di quanto ne impieghi la McLaren F1 partendo da 120 miglia: questo rende la Veyron l'auto stradale con la migliore accelerazione della storia. In una prova della rivista inglese Autocar la Veyron ha effettuato la prova sullo 0-100 mph-0 (accelerazione 0-160 km/h e di nuovo stop) in 9,9 secondi, un tempo da record. Anche i consumi sono da record per le auto di serie: infatti la Veyron registra 40,4 l/100 km (2,475 km/l) in città e 24,1 l/100 km (4,149 km/l) sul circuito misto. Alla massima velocità il consumo è di oltre 125 l/100 km (0,8 km/l): in questa condizione il serbatoio della Veyron (100 l) verrebbe svuotato in appena 12 minuti e mezzo (tempo nel quale sarebbe in grado di percorrere oltre 80 km).
Lo spoiler retrattile
Raggiunti i 220 km/h l'assetto della Veyron cambia: l'auto si abbassa mentre lo spoiler posteriore si alza per aumentare la tenuta di strada. Nella configurazione standard l'auto è capace di una velocità massima di 375 km/h. Per raggiungere la velocità massima di 407 km/h, si deve inserire a vettura ferma una seconda chiave, in una fessura di colore rosso alla sinistra del guidatore, vicino alla chiusura dello sportello: tramite questo comando lo spoiler posteriore riduce al minimo l'angolo di incidenza rientrando nella sua sede, le prese d'aria anteriori si chiudono e l'auto si abbassa di 6 cm limitando così al minimo l'impatto aerodinamico, ma anche il carico aerodinamico, il che incide negativamente sulla stabilità.
I dati sulla decelerazione sono da primato. I freni carboceramici, insieme agli pneumatici dalle prestazioni particolarmente elevate, permettono di raggiungere una decelerazione di 1,3 g. Inoltre, quando i freni vengono azionati a velocità superiori ai 200 km/h, lo spoiler posteriore aumenta l'angolo di incidenza fino a un massimo di 55 gradi in 0,4 secondi, agendo da freno aerodinamico,e generando,da solo, 0,6 G di decelerazione;(una soluzione simile a quella della Mclaren Mercedes SLR). Grazie alla somma di questi elementi, la Bugatti ha dichiarato che la Veyron può fermarsi dalla velocità massima in meno di 10 secondi, nonostante la massa vicina alle 2 tonnellate.
Guidabilità


In molti che hanno avuto modo di provarla hanno lamentato un eccessivo turbo lag. L'assorbimento delle sospensioni "di primo grado" (avvallamenti, variazioni di camber, ecc.) viene giudicato ottimo, mentre quello "di secondo grado" (sconnesso, brevi asperità) è invece mediocre. Tuttavia le opinioni concordano nel ritenerla inaspettatamente agile in pista a dispetto della massa di 19 quintali, e nel lodare con altrettanto fervore l'impianto frenante.
Produzione


La produzione della Veyron 16.4 Coupé è terminata nel giugno del 2011, quando è stato consegnato l'ultimo dei 300 esemplari previsti. Anche le altre versioni speciali con carrozzeria chiusa sono arrivate a fine ciclo. Rimane a quel punto solo la versione Grand Sport con carrozzeria aperta, la cui commercializzazione è prevista fino al 2012.
Versioni speciali
Pegaso



È un'elaborazione realizzata nel 2007 da un proprietario russo della Veyron che si distingue per la colorazione granata e panna e per le modifiche al motore che ne aumentano la potenza di 200 cavalli. La nuova versione è attesa per il 2012, cioè alla fine del ciclo vitale della vettura. Con questo surplus di potenza la Veyron dovrebbe raggiungere i 435 km/h e una coppia massima di 1.500 N·m.


Pur Sang
Edizione limitata a cinque esemplari svelata al salone di Francoforte nel 2007, si tratta di una caratterizzazione meramente estetica: la verniciatura è assente, sostituita dalla rifinitura in alluminio e da particolari in fibra di carbonio a vista, mentre la meccanica resta invariata. Il prezzo d'acquisto è stato fissato a 1,4 milioni di euro (tasse escluse).




La Veyron par Hermès
La Bugatti Veyron "Wimille" presentata al concorso "Villa d'Este"
Fbg par Hermès
Svelata al salone dell'auto di Ginevra, è un allestimento esclusivo frutto della collaborazione di Bugatti con la pelletteria francese Hermès, che riguarda sia la colorazione esterna e il disegno dei cerchi, che gli interni, e include anche una valigia fatta su misura per il ridotto bagagliaio della Veyron. Il prezzo è stato fissato a 1,55 milioni di euro (tasse escluse), e la produzione è iniziata a fine 2008 al ritmo di un esemplare al mese, con un totale finale di circa 20 esemplari.
Sang Noir
È una versione ispirata alla Type57 Atlanticque, un modello degli anni '30, e anch'essa è una caratterizzazione solo estetica. La verniciatura è nero opaco, con inserti di fibra di carbonio a vista e specchietti e griglia del radiatore in alluminio, inserti interni in alcantara e un disegno esclusivo dei cerchi. La produzione di questa particolare versione è stata limitata a 15 esemplari.
Veyron del Centenario
Nell'aprile 2009, in occasione del centenario della casa automobilistica, la Bugatti ha presentato in anteprima mondiale al concorso di eleganza "Villa d'Este" (Cernobbio, 25-26 aprile 2009), quattro Veyron speciali (esemplari unici), battezzate con i nomi di altrettanti piloti che hanno corso per il celebre marchio: Jean-Pierre Wimille, Achille Varzi, Malcolm Campbell e Hermann Zu Leiningen. Ognuna di queste si caratterizza per una diversa resa cromatica bicolore (dove domina l'alluminio non verniciato), in omaggio alle nazionalità dei suddetti piloti: blu per la Francia (versione "Wimille"), verde per la Gran Bretagna ("Campbell"), bianco per la Germania ("Leiningen") ed infine rosso per l'Italia ("Varzi").
Wei Long 2012
In occasione del Salone dell'automobile di Pechino del 2012 la Bugatti ha realizzato una versione speciale della Veyron Grand Sport in collaborazione con la famosa ditta di porcellane Königliche Porzellan-Manufaktur di Berlino. La vettura, interamente di colore bianco con interni di pelle rossa, è dotata di alcune rifiniture in porcellana a forma di drago che svettano tra i due sedili, sul tappo del serbatoio e sui cerchi in lega con particolari rossi. Sempre di porcellana è un listello posizionato sotto la console principale che recita l'incisione "La Maison Pur Sang".
Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport




Accingendosi a terminare tutti i 300 esemplari previsti della versione coupé, Bugatti si è dedicata allo sviluppo della Grand Sport. Presentata il 16 agosto 2008 al concorso di eleganza di Pebble Beach, la Grand Sport è la versione targa della Veyron, con un tetto completamente rimovibile in policarbonato, nonché un tettuccio ripiegabile in tela definito "di emergenza", tarato per viaggiare non oltre i 130 km/h. La velocità massima col tetto montato è pari a quella della coupé, mentre a vettura scoperta non supera i 360 km/h. In occasione della presentazione, il primo esemplare è stato messo all'asta e venduto per la somma di 2,9 milioni $ (circa 1,9 milioni €). Il corpo vettura è più pesante rispetto alla coupé a causa dei rinforzi al telaio necessari per compensare la mancanza del tetto fisso e offrire la stessa rigidità torsionale e lo stesso standard di sicurezza, mentre la meccanica non subisce modifiche. Il prezzo (tasse escluse) è fissato in 1,4 milioni di Euro. È stato annunciato che le prime consegne avverranno a marzo 2009, fino a raggiungere una serie limitata di 150 esemplari.
Bugatti Veyron Super Sport
Nel giugno del 2010 è stata presentata la Bugatti Veyron Super Sport. Secondo i tecnici questo è il massimo ottenibile se si vogliono mantenere inalterate la caratteristiche di comodità che sono presenti nella Veyron normale. Registrata dai giudici del Guinness World Record come fastest production car, la Bugatti Veyron Super Sport prodotta in livrea nero-arancione, livrea World Record, ossia record del mondo, ha raggiunto la velocità media di 431,7 km/h, con una velocità di punta uguale a 434,212 km/h, certificati dal TÜV; battendo la SSC Ultimate Aero TT con 412,28 km/h (21,932 km/h in più). La velocità massima della versione in vendita sarà limitata a 415 km/h per non causare problemi alle gomme.
Tale incremento di prestazioni è possibile grazie alla modifiche apportate al motore, che ne hanno aumentato la potenza di 200  CV e di 250 Nm. Inoltre i tecnici hanno migliorato l’aerodinamicità: sostituendo le prese d’aria che sporgevano sul tetto con due nuove prese piatte, chiamate NACA, e aumentando le dimensioni di quelle sul paraurti anteriore. Questa versione è più leggera di 60 kg rispetto a quella normale, riuscendo così a scattare da 0 a 100 km/h in 2,3 secondi e da 0 a 200 in 7 secondi netti. Le modifiche hanno interessato anche la stabilità, infatti i tecnici hanno migliorato le sospensioni in modo da portare la tenuta laterale da 1.26 g a 1.4 g.
Bugatti Veyron Grand Sport Vitesse
Al salone dell'automobile di Ginevra 2012 viene presentata la Bugatti Veyron Grand Sport Vitesse, 'gemella' della Super Sport, a tetto scoperto: è stata definita "la più potente roadster di tutti i tempi", da parte della casa franco-tedesca. Una vettura con prestazioni mozzafiato, grazie all'aumento di potenza del motore e ad un telaio modificato per essere più performante, per raggiungere una velocità massima di ben 410 km/h. La Veyron Vitesse è spinta dallo stesso W16 quadriturbo della Grand Sport, ma con turbocompressori più grandi per raggiungere l'incredibile potenza di 1.200 CV con una coppia massima pari a 1.500 Nm. Anche l'accelerazione della supercar è strepitosa con il passaggio da 0 a 100 km/h in appena 2.6 secondi. Il telaio è stato modificato con un irrigidimento ed un nuovo assetto, per far fronte alle maggiori sollecitazioni e per compensare l’assenza del tetto. I tecnici della casa franco-tedesca hanno dovuto aggiornare anche le prese d’aria NACA maggiorandone il diametro per consentire al W16 di respirare in modo adeguato anche quando si viaggia in configurazione cabriolet.

Video Ford Mustang Shelby GT500




giovedì 3 maggio 2012

Lamborghini Aventador J

Lamborghini Aventador Roadster da 805 CV
L'esemplare unico della Lamborghini Aventador J, versione roadster della supercar sportiva del Toro, è stato presentato dalla casa di Sant'Agata bolognese al Salone di Ginevra benché fosse stata realizzata per un esclusivo cliente già proprietario della vettura prima che venisse esposta.

Prindiville elabora l'esemplare unico
La curiosità generata da questo singolare esperimento ha convinto il tuner britannico Prindiville ad elaborare una propria versione tuning, da proporre al facolotoso propietario. Come possiamo vedere nel primo bozzetto dell'elaborazione il modello tuning verrà equipaggiato con un nuovo paraurti aerodinamico frontale, minigonne riviste nel design e un alettone posteriore più sportivo.
Le modifiche sportive del tuning
Prindiville immagina inoltre di dotare la vettura sportiva, come è avvenuto per altre elaborazioni Lamborghini, con sospensioni regolabili, freni carboceramici e pannelli in fibra di carbonio per gli interni e per il cofano.
L'esclusiva Aventador Roadster vedrà inoltre una rimappatura ECU e l'installazione di un sistema di scarico sportivo in titanio. In questo modo il V12 da 6.5 litri vedrà aumentare la potenza di 105 CV rispetto alla versione prodotta, raggiungendo così la potenza complessiva di 805 CV. Con queste caratteristiche tecniche si stima che la vettura possa raggiungere una velocità di 354 km/h

Ford Mustang Shelby GT500

Carrol Shelby presenta la Super Snake, elaborazione su base Ford Mustang GT500. E muscoloso emblema della sua bravura, genialità, esperienza, follia: la coupé yankee viene infatti proposta nelle versioni da 630 (al costo di 30.000 dollari per la sola elaborazione - circa 22.000 Euro) e 750 cavalli (33.500, poco più di 24.000 Euro), entrambe derivate dal V8 5.4 Supercharged.Oltre al 

propulsore, modificato nel compressore (maggiorato) e nel sistema di scarico, Shelby non dimentica le sospensioni, ora pluri-regolabili, l’impianto frenante potenziato e l’immancabile spolverata di carbonio qua e là per contenere il peso, purtroppo non comunicato. Così come le prestazioni. 





Per me la Shelby è una gran bella macchina. Una super car che va bene per fare giri in montagna visto che no fa il pelo alla terreno, l'ideale anche per la città perché spaziosa per le borse, ma va bene anche per fare gare in circuito visti i suoi 750 cavalli e questa super car è in grado di tenere testa a un Lamborghini Gallardo. Gli interni sono da favola, insomma è una super car che spacca. La macchina è anche molto economica rispetto


alle altre super car. La Lamborghini Gallardo costa 157.300 € mentre la Shelby che più o meno ha le stesse prestazioni ne costa solo 60.000€, che per una super car sono pochi.












Daniel Amadori

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Ciao siamo appasionati di macchine e vorremo esprimere le nostre opinioni riguardo al mondo dei motori